Mar Bianco
Vedi anche i territori dei principati: Altabrina - Castelbruma - Valleterna - Neenuvar - Cornona del Re - Venalia - Meridia
e i luoghi geografici per tipo: Mari - Monti - Laghi - Pianure - Passi - Strade - Foreste - Isole - Coste - Ville, Monasteri ed edifici
Principato
Valleterna,
Corona del Re,
Venalia,
Neenuvar.
Descrizione
Il mar Bianco è un mare interno, circondato dalle regioni centrali delle Terre Spezzata come un'occhio lo è dalle sue palpebre. Le coste che lo stringono gli danno una forma più o meno di un cerchio, largo meno di un centinaio di leghe. Le sue acque tranquille e pescose bagnano le coste meridionali di Valleterna, quelle occidentali di Corona del Re, un breve tratto a nordest di Venalia e l'oriente di Neenuvar, i cui abitanti chiamano questo grande specchio d'acqua con l’antico nome elfico di Fànearen. Due ampi e lunghi stretti lo mettono in comunicazione con i grandi mari attorno alla penisola: il
Braccio del Sole porta al
mar d'Alba e il
Cimento al
mar del Vespero.
Storia
Riguardo alla presa di Dimora e alla flotta navale che i Venali avevano costruito per Alessandro si racconta un aneddoto. Pare infatti che quando a Vigezia Alessandro visionò i progetti delle nuove navi da guerra, osservando la futura ammiraglia “Volontà del Sole” di cui Artemio Pelagi sarebbe stato capitano durante la conquista, abbia esclamato che la battaglia sulle acque interne di Corona del Re avrebbe reso il mare rosso di sangue dei nemici. La contesa andò invece in modo assai diverso, perché dopo una prima resistenza le fragili navi degli Uomini del Mare si arresero alle enormi e numerose navi venali, e il mare fu solo bianco di schiuma e non rosso di sangue. Fu così che Alessandro, per onorare il genio venale e ricordare l’episodio, ribattezzò il mare interno con il nome di Mar Bianco[1] .
Mappa delle Terre Spezzate
- ^ Manuale, p. 191